i famosi "carciofi ritti"
Ovvero il buon carciofo ripieno alla toscana, che se e' fatto bene sta in piedi da solo(per questo si chiamano ritti). Oppure come sottotitolo si potrebbe mettere anche " come fare felice un marito siciliano con una ricetta della vostra nonna toscana".
Questi carciofi vanno preparati quando proprio non sapete cosa fare da mangiare, ma avete voglia di "perdere" un po' di tempo dietro i fornelli; sapete in uno di quei pomeriggi che sembrano piu' lunghi di tutta l'intera giornata, quando magari avete poca voglia di uscire e dentro il frigo e la dispensa ci sono un po' di cose da "far fuori", ma non avete ancora in mente qualcosa di preciso... A me capita spesso e devo dire che la cara, vecchia e povera cucina toscana e' una fonte inesauribile di idee per il "riciclo" delle pietanze gia' cotte(ovviamente del giorno prima, massimo di due giorni), ed anche per la creazione di ottimi piatti utilizzando materie prime che tutti abbiamo a disposizione, magari in piccole quantita' che ci farebbe anche piacere eliminare dal frigo(tipo per esempio due dita di latte in un cartone da 1 litro che occupa un sacco di spazio, un ciuffo di prezzemolo che forse domani sara' giallino e andra' buttato, e via dicendo). Certo un tempo la necessita' aguzzava l'ingegno, quando si dovevano sfamare famiglie numerose e mariti esigenti con i soli prodotti dell'orto e poco piu', magari anche cercando di variare un po' ogni giorno secondo i gusti e le esigenze di tutti; ma credo che oggi in tempi di "crisi" e di ritorni "alle origini" , l'abitudine a "ripulire" completamente il frigorifero prima di rifare la spesa possa tornare enormemente utile. Questa e' la dose per sei carciofi di taglia media: pulite i carciofi dalle foglie esterne e dal gambo, poi svuotateli con un coltellino a punta del loro interno e raccoglietelo sopra un tagliere sminuzzandolo con la mezzaluna; nel frattempo mettete i cuori di carciofo svuotati in una ciotola piena di acqua in cui avrete strizzato mezzo limone. Mettete anche a bagno in un'altra ciotola circa due etti di mollica di pane raffermo sbriciolata con le mani in circa 150 cc di latte. Intanto sminuzzate una decina di foglie di prezzemolo e uno spicchio piccolo d'aglio, sbriciolate con le mani tre salsicce toscane e grattugiate un pugno di parmigiano, mescolando tutto in una capace ciotola dove metterete anche il rosso di un uovo, il dentro dei carciofi e la mollica del pane ben strizzata. Aggiungete sale quanto basta, un pizzico di noce moscata ed amalgamate il tutto con le mani . Sciacquate i carciofi sotto il getto dell'acqua corrente frdda e riempiteli con il composto che deve un po' debordare. Metteteli in modo che stiano in piedi uno accanto all'altro in una casseruola a bordo alto con sul fondo tre cucchiai di olio e.v. , un dito di vino bianco secco e un dito di acqua e limone che avrete lasciato(quella dove erano a bagno i carciofi). Fate cuocere coperto a fuoco lento(stufare) circa un'ora. Io accompagno con insalatina fresca e li uso come piatto unico. Sono buoni anche freddi con sopra il loro sughetto caldo. I carciofi che uso piu' spesso a questo scopo sono i carciofi morelli o moretti, che non sono molto grandi ma non sono tanto amari e sono molto saporiti.
Questi carciofi vanno preparati quando proprio non sapete cosa fare da mangiare, ma avete voglia di "perdere" un po' di tempo dietro i fornelli; sapete in uno di quei pomeriggi che sembrano piu' lunghi di tutta l'intera giornata, quando magari avete poca voglia di uscire e dentro il frigo e la dispensa ci sono un po' di cose da "far fuori", ma non avete ancora in mente qualcosa di preciso... A me capita spesso e devo dire che la cara, vecchia e povera cucina toscana e' una fonte inesauribile di idee per il "riciclo" delle pietanze gia' cotte(ovviamente del giorno prima, massimo di due giorni), ed anche per la creazione di ottimi piatti utilizzando materie prime che tutti abbiamo a disposizione, magari in piccole quantita' che ci farebbe anche piacere eliminare dal frigo(tipo per esempio due dita di latte in un cartone da 1 litro che occupa un sacco di spazio, un ciuffo di prezzemolo che forse domani sara' giallino e andra' buttato, e via dicendo). Certo un tempo la necessita' aguzzava l'ingegno, quando si dovevano sfamare famiglie numerose e mariti esigenti con i soli prodotti dell'orto e poco piu', magari anche cercando di variare un po' ogni giorno secondo i gusti e le esigenze di tutti; ma credo che oggi in tempi di "crisi" e di ritorni "alle origini" , l'abitudine a "ripulire" completamente il frigorifero prima di rifare la spesa possa tornare enormemente utile. Questa e' la dose per sei carciofi di taglia media: pulite i carciofi dalle foglie esterne e dal gambo, poi svuotateli con un coltellino a punta del loro interno e raccoglietelo sopra un tagliere sminuzzandolo con la mezzaluna; nel frattempo mettete i cuori di carciofo svuotati in una ciotola piena di acqua in cui avrete strizzato mezzo limone. Mettete anche a bagno in un'altra ciotola circa due etti di mollica di pane raffermo sbriciolata con le mani in circa 150 cc di latte. Intanto sminuzzate una decina di foglie di prezzemolo e uno spicchio piccolo d'aglio, sbriciolate con le mani tre salsicce toscane e grattugiate un pugno di parmigiano, mescolando tutto in una capace ciotola dove metterete anche il rosso di un uovo, il dentro dei carciofi e la mollica del pane ben strizzata. Aggiungete sale quanto basta, un pizzico di noce moscata ed amalgamate il tutto con le mani . Sciacquate i carciofi sotto il getto dell'acqua corrente frdda e riempiteli con il composto che deve un po' debordare. Metteteli in modo che stiano in piedi uno accanto all'altro in una casseruola a bordo alto con sul fondo tre cucchiai di olio e.v. , un dito di vino bianco secco e un dito di acqua e limone che avrete lasciato(quella dove erano a bagno i carciofi). Fate cuocere coperto a fuoco lento(stufare) circa un'ora. Io accompagno con insalatina fresca e li uso come piatto unico. Sono buoni anche freddi con sopra il loro sughetto caldo. I carciofi che uso piu' spesso a questo scopo sono i carciofi morelli o moretti, che non sono molto grandi ma non sono tanto amari e sono molto saporiti.